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Una serie invereconda di cazzate - SPAM -
(troppo vecchio per rispondere)
tonysuper
2003-12-11 14:55:48 UTC
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Il manifesto del mio sito
http://tonysuper.altervista.org


La confusione dei generi
ovvero
Se aspettiamo che il bot di amazon sistemi le cose facciamo notte
E' praticamente ovvio che non tutte le persone hanno gli stessi gusti
musicali e che prediligono questo o quell'artista e questa o quell'altra
corrente musicale. Levi Strauss nel "Crudo e il cotto" descrive la
soggettività della percezione musicale arrivando alla conclusione che
esistono in pratica infiniti livelli di fruizione dovuti a colui che
ascolta. Io non sono così pessimista e penso invece che questi livelli
saranno al massimo una ventina dei quali solo la metà artisticamente
rilevanti (se non di meno). Sarebbe perfetto se poi ad ognuno di questi
livelli di percezione associassimo un genere in modo da abbinare
automaticamente artista e consumatore di musica.
I 4 generi canonici (classica, jazz, rock, pop) con le loro miriadi di
sottogeneri in realtà racchiudono musiche che si spostano su 4, 5 se non di
più "veri generi musicali", creando una gran confusione. Il 90 per cento del
dibattito critico secondo me è dovuto alla confusione dei generi piuttosto
che alla soggettività del fenomeno musicale. L'unico elemento soggettivo è
secondo me quanti e quali linguaggi musicali l'ascoltatore riesce a
decodificare. Se tutti riuscissimo a "decodificare" e quindi dedurre il
significato emotivo di tutti i generi musicali esistenti le radio
commerciali trasmetterebbero con uguale disinvoltura Schoenberg e i Cream,
Bob Marley ed Aphex Twin, Lou Reed e gli Emerson Lake and Palmer, Vasco
Rossi e gli Opeth, Roberto Murolo e Art Pepper. Se si risolvessero le
ambiguità la critica musicale potrebbe essere obsoleta perchè per
definizione i capolavori sarebbero i dischi più apprezzati dagli
appassionati del genere X. Se fra gli appassionati del genere X ci fosse una
minoranza che la pensa Y, automaticamente lo scontro sarebbe risolto
ridefinendo un nuovo genere Y. Qualcuno potrebbe pensare che così si
arriverebbero ad avere 987987 generi musicali. Io sono ottimista e penso
che, tralasciando dettagli su opere ed artisti minori, le varie suddivisioni
non sarebbero più di una dozzina.
Per fare un esempio di tale babele, consideriamo il jazz. Vengono denominati
o si autodefiniscono jazz il Beethoven del ventesimo secolo (John Coltrane),
un musicista di avanguardia (Cecil Taylor), un cantautore raffinato (Paolo
Conte), uno popolare (Nicola Arigliano), rock progressivo (Miles Davis
elettrico), hip-hop (il Miles Davis degli ultimi 2 dischi), musica modale
(il Miles Davis di Kind of blue), musica da discoteca (il cosiddetto acid
jazz), un gruppo di metal prog (Uzeb), un autore di rock psichedelico e
industriale (John Zorn), il regista del Pap'occhio (Renzo Arbore), un
santone da rete televisiva privata napoletana (Sun Ra), musica da camera
europea improvvisata (certo cool jazz). A parte che io non avverto pressante
l'esigenza di separare con due nomi diversi musica scritta e musica
improvvisata e che quindi si potrebbe risolvere l'ambiguità semplicemente
chiamando Coltrane e Tayor e certo Miles Davis musica classica ed assegnando
gli altri alle corrispettive correnti di musica popolare. Infatti la
definizione del "vero jazz" è ininfluente. Potremmo benissimo stabilire che
il "vero jazz" è la musica da discoteca e considerare tutto il resto
estraneo. E' solo materia di convenzioni.
Una persona sarà poi liberissima di farsi la macedonia per i fatti suoi se
ne ha voglia ma ha il dovere di chiamare le pere e le albicocche con il loro
legittimo nome e non trovarsi la macedonia già pronta nel sacchetto del
fruttivendolo.
Così come, a parte qualche sfumatura, a me paiono quasi appartenere allo
stesso genere musiche con origini e nomi diversissimi. Secondo me (potrei
sbagliarmi perchè ormai parlo di queste cose con l'orecchio della memoria)
non ci sono grosse differenze fra la Piccola Serenata Notturna di Mozart,
Atom heart mother dei Pink Floyd, Third dei Soft machine, In a silent way di
Miles Davis, The Koln concert di Jarrett, Sgt Pepper dei Beatles e che ne
so, Tabula rasa di Arvo Part, The band of gipsies di Jimi Hendrix. Però si
parla nei vari casi, anche per motivi storici, di musica classica, rock
sinfonico, canterbury, fusion, jazz, rock psichedelico o brit pop, minimal
music, hard blues. Ovviamente potrei essermi sbagliato, ho fatto solo un
esempio, ma secondo me si potrebbe benissimo mettersi d'accordo sul chiamare
tutte queste musiche con un solo nome... che ne so? facciamo "pop evoluto".
Così secondo me non ha senso inserire nel medesimo calderone della
psichedelia artisti di maggiore spessore musicale (Pink Floyd, Grateful
dead) e artisti musicalmente terra-terra (Doors, Iron Butterfly).
Il mio divertimento grazie all'idea di dare spazio alle valutazioni dei
collaboratori sarebbe quello di agire da agrimensore, delineando i confini
dei "veri generi musicali". Anche se tutt'ora (14 agosto) ho messo on line
materiale (tralaltro nemmeno pensato per questo sito) del solo Michele
Chiusi, amante di pop evoluto appunto, ho già avuto un'importante conferma.
Ovvero che molta musica della zona ECM può fare contento un fan dei King
Crimson. A lui pare essere piaciuto Lux aeterna di Rypdal, disco che è stato
praticamente stroncato, senza troppi complimenti, in maniera sbrigativa dai
recensori della rivista "Musica jazz", i quali forse non sono interessati o
non sanno apprezzare il "pop evoluto". Queste stroncature non sarebbero
necessarie se si evitasse di chiamare con lo stesso nome cose diverse. Così
si eviterebbero molte perdite di tempo iniziando a chiamare con lo stesso
nome musiche analoghe. Facendo così si eliminerebbero fastidiose
intolleranze, polemiche sterili, tristi ghettizzazioni e fraintendimenti
clamorosi che poi portano a rivalutare certi artisti o certe produzioni dopo
decenni, quando magari le registrazioni sono introvabili.
Se qualcuno spiegava al povero Nick Drake (un cantautore folk sensibile ed
introverso, rivalutato recentemente e riconosciuto ormai come artista di
genio; gira la leggenda metropolitana che all'epoca persino Bertoncelli lo
considerasse un imbecille) che forse non era opportuno unirsi a festival
gremiti di fans del nascente hard rock, il tapino non si sarebbe beccato
quintali di pomodori in faccia (senza offesa per i fan dell'hard rock i
quali hanno tutto il diritto di ascoltare la musica che preferiscono). Se un
fan avveduto lo portava a Canterbury a fare compagnia a Caravan e Robert
Wyatt il tizio, chissà, avrebbe trascorso un'esistenza serena ed
artisticamente stimolante e non si sarebbe suicidato a 20 e dispari anni
(non conosco i dettagli della vita di Nick Drake, potrebbe anche essere che
si sia imbottito di psicofarmaci perchè gli era morto il gatto.. era solo
per fare un esempio). In rete stanno sorgendo siti aperti a tutti come
ondarock e kalporz in cui si dà spazio a diverse tipologie di gusto. Però
hanno due limiti: il primo è che si occupano solo di musica rock, ovvero del
10 per cento della sola musica popolare mondiale. E ovviamente non esiste la
sola musica popolare. Secondo ogni artista ha al massimo una scheda. Questo
può essere un problema perchè magari un musicista si è espresso in più
ambiti e quindi parte della sua produzione potrebbe non essere pienamente
compresa (esempio agli appassionati di rock piace lo Zappa degli anni 60, io
preferisco quello più maturo musicalmente di fine carriera, e quando ero un
rockettaro la pensavo esattamente al contrario... e lo stesso dicesi per
Miles Davis). Inoltre allo scopo di delimitare i confini è interessante
capire anche cosa NON PIACE a chi la pensa in un determinato modo. Se il mio
modello funziona, basterebbe trovare una persona che la pensa su ciò che
conosciamo pressappoco come noi per trovare una miniera di capolavori da noi
apprezzabili tra i dischi che lui adora e noi non conosciamo. Infine un
altro problema. Alcune categorie di gusto potrebbero essere sotterranee,
perchè ancora non hanno avuto risonanza mediatica/culturale. Nella cultura
deprimente dei sondaggi i capolavori di tale classe di persone finirebbero
per essere negletti e magari scomparire dalla faccia della terra nello
spazio di una generazione. Se invece diamo pari spazio ai vari punti di
vista il problema potrebbe risolversi. Scaruffi si lamenta spesso della pila
di dischi indipendenti che si ammucchiano inascoltati sui suoi scaffali tra
i quali potrebbero esserci capolavori negletti. Incominciamo a pensare a
quanti probabili nuovi Lennon, Mc Cartney e Bowie (e ... Walt Disney :-D )
sono dispersi fra i dischi (o le pellicole di animazione) invece di gruppi
sconosciutissimi ed introvabili che lui ha diligentemente ascoltato,
recensito e ... stroncato!
Recentemente su una rivista di musica classica (The classic voice) dei
critici hanno riportato con un certo clamore la scoperta di alcune partiture
di oratorii di Scarlatti, delle quali hanno addirittura divulgato una
interpretazione allegando il cd incellophanato. Io ho riso per tutta la
durata del disco perchè quella musica mi sembrava più trash del secondo
concerto grosso dei New trolls. Quest'anno 2003, complice il simpatico
Assante, Repubblica ha inventato una collana di musica "Ambient" mischiando
musicisti della caratura di Beethoven (non ricordo se c'era Reich o Riley)
con musiche da colonna sonora di telenovela brasiliana (Le onde di Einaudi).
Per fare un altro esempio qualche mese fa ho comprato due "compilation" di
musiche di Schubert. In una ho trovato 20 minuti circa di musica di mio
gradimento (Wanderer fantasie) da scontare con 40 minuti di prog rock pure
scadente (Quintetto la trota). In un altra raccolta di due ore mi sono
dovuto subire canzoni alla Baglioni, cantate in tedesco e un coro che
sembrava quasi da alpini, affiancati ad un pezzo di musica da camera
piùcchemeraviglioso. Dal momento che sono passati ormai quasi 200 anni,
perchè non ammettere che il signore in questione è stato anche un (magari
talentuoso o geniale, non me ne frega niente in verità) songwriter o
musicista di pop progressivo? Alla fine con il chiamare le cose con il loro
nome ci guadagnano tutti, musicisti, pubblico e persino forse le case
discografiche. Gli unici che ci perderebbero sarebbero i critici musicali
che non saprebbero chi dilettare con le loro "battaglie per la verità e la
giustizia" e che "diventerebbero di colpo obsoleti come il tram a cavalli "
(citazione da Herbert Carajannis, di origine ellenica, spacciato per
teutonico doc).
La domanda più frequente che si rivolge ad un esperto di musica, ad un
critico, ad un collezionista è "Quali sono i dischi più belli del genere
X?", "Quali sono i dischi più belli dell'artista Y?", "Quale è il musicista
migliore adesso sulla scena?". Queste domande sono mal poste se non
definiamo il campo di indagine. Se i Pink Floyd hanno fatto capolavori per
gli psichedelici, capolavori per i progressivi e capolavori per i popparoli
avremo in media 3 risposte diverse alla domanda "Quale è il disco più bello
dei Pink Floyd?". I primi diranno "The piper", i secondi "A saucerful" o
"AHM", i terzi "The dark side of the moon" o "The wall". Gli amanti della
canzone d'autore potrebbero inserirsi nella diatriba e dire che "T e final
cut" è il loro vero capolavoro. Non ha senso stabilire chi ha ragione perchè
in realtà "hanno ragione" tutti e quattro contemporaneamente. Incominciare
ad ammettere questa banalità è il primo passo avanti per il corretto
giudizio dell'operato di un artista. E' inutile andare a chiedere lumi sui
Sonic Youth a Moroni, noto collezionista e discografico prog. E' inutile
chiedere a Bertoncelli di giudicare la musica elettronica, è inutile
chiedere a Scaruffi di giudicare la musica leggera, è inutile chiedere a
Isotta di giudicare la musica popolare. Non esiste una autorità, potremmo
"per definizione" stabilire che chi appartiene ad una determinata categoria
di gusto "capisce di musica". Ma una volta assegnato questo titolo
onorifico, che vantaggio ne abbiamo? Che senso ha chiedere ad una persona
che "per definizione" ne capisce il suo parere su una cosa che entrambi
conosciamo? Una volta che questo messia ci ha rivelato che ciò che
ascoltiamo è per lui cacca di cane e che cose che noi già conosciamo e ci
dicono niente per lui sono importantissime, cosa ci abbiamo guadagnato oltre
ad un rosicamento di bile? Esiste un criterio per stabilire chi dei due è
più bello ed intelligente? E comunque non hanno diritto anche quelli che
"per definizione" non capiscono niente ad ascoltare quello che apprezzano?
Quello che ho detto non è in fondo molto diverso da quello che molti
musicologi dicono dall'inizio del secolo ovvero all'incirca dall'invezione
del disco.
Riassumendo quanto già detto in più parti, le mie idee sul mondo della
musica sono queste:
I generi musicali attualmente definiti sono troppo vasti o troppo
specializzati e comunque la suddivisione spesso non ha niente a che vedere
con il reale contenuto. Attualmente esistono in Italia in edicola una
quarantina di pubblicazioni musicali e una quantità innumerevole di
fanzines, a me questo sembra sintomo di un malessere. Basterebbe un solo
giornale ben organizzato e che desse spazio a tutti gli stili esistenti.
Un'albicocca, per quanto bella e buona possa essere, non può essere
giudicata da chi non gli piacciono le albicocche e preferisce le pere.
Dobbiamo permettere a tutti di raggiungere le migliori pere, albicocche,
susine, ghiande. E soprattutto dobbiamo capire quante specie esistono per
permetterne la sopravvivenza e la nascita di altre. Un biologo non
lascerebbe estinguere nemmeno la più schifosa razza di scarafaggi, un
critico musicale festeggerebbe l'evento dell'estinzione di un genere che lui
considera inferiore. A confronto del fan medio di musica, sempre pronto a
sprangare verbalmente chi la pensa diversamente da lui, un hooligan è un
lord inglese.
Un campione è un campione indipendentemente dallo sport e ha diritto alla
sua medaglia, però è stupido far fare a Collina l'arbitro di Basket. Non ha
senso fare gare di velocità fra Schumacher in Ferrari e Pantani in
bicicletta.
L'eurocentrismo è solo uno dei vari punti di vista. Non ha senso che un
musicista classico mediocre venga considerato cultura e un genio della
trance tecno un deficiente. Un genio è un genio indipendentemente dal campo
di specializzazione e dal livello culturale del pubblico che lo capisce, un
mediocre è un mediocre indipendentemente da quanti studi ha fatto per
diventarlo.
A sua volta la musica popolare non esiste solo nelle sue forme più povere
musicalmente ma ha espressioni intermedie (musica popolare evoluta o
progressiva) e a volte addirittura paritarie. E comunque le forme popolari
più povere non sono sempre disimpegnate o legate al ballo, al puro
intrattenimento, muzak da ascensore eccetera. Porca miseria! Sono passati 40
anni ed ancora sulle storie della musica classica contemporanea si deve
leggere che il rock è un genere giovanile stereotipato legato al ballo e che
i musicisti più rappresentativi sono Elvis Presley e Chuck Berry. Se il
mondo della scienza ragionasse in questa maniera esisterebbe ancora la
facoltà di "Filosofia della natura" e la Biologia sarebbe ignorata perchè
"povera matematicamente". In questo senso la rivista "Musica jazz" mostra
una buona volontà ammirevole, mi sembra che si sforzino di parlare con
adeguata competenza di Dylan come di Schoenberg, dei King Crimson e Soft
machine come del funk. Spesso non ci riescono, ma non è certo il mestiere
loro occuparsi di queste musiche. Per quel che mi riguarda persino Vasco
Rossi si può definire un artista nel suo ambito, perchè da analfabeta
musicale e pure totale (Lou Reed per esempio è un analfabeta musicale, ma mi
pare anche un intellettuale e quindi già appartiene ad un'area diversa)
racconta il suo mondo a chi può condividere la sua rustica sensibilità. Già
per esempio un Ligabue che appartiene alla stessa corrente artistica mi
sembra più un ruffiano... ma ovviamente il campo non è di mia competenza.
I musicisti devono iniziare a collaborare. Se a Frisell (noto musicista di
avanguardia colta) piacciono il country, la world music e il rock
industriale (è il chitarrista di John Zorn) buon per lui, però incominciasse
a segnalare in qualche modo le varie aree di appartenenza della sua
discografia. Voi entrereste mai in un ristorante dove tutte le pietanze
hanno nomi a casaccio, costano lo stesso prezzo (20 euro per le novità, 10
per quelle stagionate) e il ristoratore invece di spiegarti cosa le
distingue ti obbliga prima a comprarle per vedere se sono di tuo gradimento?
E soprattutto vi pare mai possibile che in cucina ci sono cuochi che
preparano piatti diversi che non arrivano nè al buffett nè ai tavoli dei
clienti?
C'è bisogno di un'opera di revisionismo storico generalizzato alla musica
tutta, in cui i fan dei "veri generi musicali effettivi" stabiliscano cosa
apprezzano in un artista, in una corrente eccetera. Se c'è un tipo di musica
barocca che può piacere ai metallari, è giusto che si sappia.
Le hit parades vanno riformate e divise per categorie di ascoltatori.
Chiamiamo A e B i generi musicali più popolari statisticamente. Se il genere
A ha 10 milioni di fans e il genere B 500 mila, il capolavoro del genere B
finisce al ventesimo posto mentre i primi 19 sono occupati da capolavori
(usciti magari nell'ultimo mese) del genere A. Se la mia idea ha un
fondamento catalogati nelle collezioni private dei fans oppure scritte dai
critici di fanzines, giornali, internet ci sono in nuce le "vere storie"
degli n generi musicali esistenti. Se si riuscisse a stabilire che sono un
numero ragionevolmente finito, per esempio 20, si potrebbe rivoluzionare
l'intero mondo della critica musicale e della discografia. Immagino già
mediastores con 20 colonnine di assaggio gratuito dei capolavori di ogni
genere in cui gli avventori scoprono a quale classe appartengono. Oppure una
radio pubblica con 20 canali di filodiffusione, o hit parades sui giornali
in cui Robert Wyatt finisce primo in una classifica, secondo Hammill, terzo
Tim Buckley eccetera. Fantascientificamente questo (se fosse vero) potrebbe
rivoluzionare l'intero mondo della musica. Si potrebbe addirittura
effettuare un censimento oppure inserire il parametro nella carta di
identità. Magari persone che si dichiarano insensibili alla musica in realtà
sono sensibili ad un genere che è poco popolare e non pompato culturalmente
come le cosiddette musiche classiche. Io nel 1997 ascoltavo pochissima
musica, avevo ascoltato alcune cose famosissime di classica e pop/rock ma
evidentemente non erano sulla mia lunghezza d'onda. Poi scoprii casualmente
il rock sinfonico e divenni un appassionato. Forse fra quelli che comprano
un disco all'anno c'è qualcuno che moralmente è Scaruffi-like e che se
ascoltasse Trout mask replica diventerebbe un ascoltatore accanito di
musica.
Amazon in parte già ha capito il meccanismo: dal momento che in passato ho
comprato dei dischi di prog rock, mi stressa con e-mail in cui mi consiglia
di acquistare i dischi di cui mi parla Chiusi nelle recensioni del 2002 e
2003. Purtroppo il sistema è gestito da un bot e l'acquirente medio di
amazon non è un collezionista quindi il processo che porta le comunità di
ascoltatori all'equilibrio termico è lento. Inoltre il bot ancora considera
il jazz musica popolare facendo un casotto clamoroso e poichè le due sezioni
hanno bot diversi, a nessun fan di Ligeti sarà mai automaticamente
consigliato Skies of America di Ornette Coleman. Dal momento che è un sito
commerciale e l'interazione dell'utente è limitata, sono favoriti nel
processo i generi musicali più popolari (di cui spesso i fans sono i meno
informati sull'esistenza di musiche altre). Fatevi un giro, confrontate le
liste che mi hanno inviato fin'ora con quelle di Amazon dei fan dei
rispettivi generi. Sicuramente ci sarà una lista simile a quella di Valerio
HT per la musica cosmica. Un acquirente tedesco ha addirittura inserito Aria
di Sorrenti fra i dischi più belli della psichedelia insieme a Can, Soft
machine e Pink Floyd.
Il sito Gnosis 2000 ha avviato un processo di catalogazione della musica
progressiva dando possibilità ad ogni collezionista di dare un voto ad un
disco della sua collezione da 0 a 15. A parte la limitazione dell'estensione
ad un solo genere, c'è il ridicolo principio democratico che è sbagliato. Se
sui 30 gnostici, 15 la pensano in maniera simile, la media finale è
sbilanciata e comunque l'idea stessa di "fare una media" è stupida e fa sì
che un disco che da quasi tutto è reputato "non c'è male" finisca primo in
classifica. Se volete dare un'occhiata divertitevi a vedere YS del Balletto
di Bronzo troneggiare su una lista di 20 mila album davanti a Coltrane,
Beatles, Pink Floyd, Zappa, Miles Davis, Ornette Coleman, Led Zeppelin,
Dylan, Velvet Underground, Genesis, King Crimson... che forse sono un pelino
più importanti. Ys più bello di A love supreme?
E se questo fosse vero per le altre arti riproducibili? Esiste un fenomeno
simile per il cinema o la letteratura? Chissà, un giorno ce lo racconterà il
bot di Amazon settore DVD e settore Book.
Prospetto dei generi musicali
Per esempio per iniziare prima di individuare tutte le sfumature si potrebbe
già partire con una divisione di questo tipo:
Colta1: Musica romantica -be bop - dodecafonia ed avanguardie del novecento,
certa opera "fatta bene"
Colta2: Musica preromantica, Mozart, Minimalisti, certi jazzisti zona ecm,
opera disimpegnata ma non troppo
Prog pop - Rock progressivo (ma non tutto) psichedelia, l'opera buffa
italiana, certo heavy metal evoluto, i minimalisti più facili tipo Sollima e
certe cose di Einaudi e Glass
Punk pop - punk rock, rock and roll, soul, musica disco anni 70, certa
elettronica - gran parte dei cantautori, certo hip hop, certo metal
Disco Pop - San remo, boy bands, musica da discoteca, neomelodici
napoletani, cantautori "da cassetta", certo hip hop,
in mezzo a questi qualche sfumatura... e molti aggiustamenti... ti dico non
penso siano più di una dozzina, magari al massimo 20... se il mio modello
non funziona ovviamente si piomba nel tot capita tot opiniones


Copyright © Ascolta e Pentiti 2003
--
Hai recensioni nel cassetto di musica, cinema, letteratura,fumetti??
Ascolta e pentiti e se hai tempo vergognati
http://tonysuper.altervista.org
Ascolta e pentiti il forum:
http://www.forumcommunity.net/index.php?c=4461&s=
Michele Saracino
2003-12-11 15:53:03 UTC
Permalink
Post by tonysuper
Il manifesto del mio sito
http://tonysuper.altervista.org
CUT

quel poco che penso d'aver capito non lo condivido, cmq non desistere.

ciao

michele
Butthole Surfer
2003-12-11 17:04:50 UTC
Permalink
Post by tonysuper
Per esempio per iniziare prima di individuare tutte le sfumature si potrebbe
Provo a prenderla seriamente...
Post by tonysuper
Colta1: Musica romantica -be bop - dodecafonia ed avanguardie del novecento,
certa opera "fatta bene"
Colta2: Musica preromantica, Mozart, Minimalisti, certi jazzisti zona ecm,
opera disimpegnata ma non troppo
"Colta 2" nel senso di musica colta di importanza secondaria?
E come mai il minimalismo lo tieni separato dalle avanguardie del 900?
Post by tonysuper
Punk pop - punk rock, rock and roll, soul, musica disco anni 70, certa
elettronica - gran parte dei cantautori, certo hip hop, certo metal
E cosa avrebbe in comune tutta sta roba? E perchè definirla "punk"?
Saluti
BS
BakuniM
2003-12-11 17:17:29 UTC
Permalink
Post by tonysuper
Post by tonysuper
Colta1: Musica romantica -be bop - dodecafonia ed avanguardie del
novecento,
Post by tonysuper
certa opera "fatta bene"
Colta2: Musica preromantica, Mozart, Minimalisti, certi jazzisti zona ecm,
opera disimpegnata ma non troppo
"Colta 2" nel senso di musica colta di importanza secondaria?
E come mai il minimalismo lo tieni separato dalle avanguardie del 900?
Post by tonysuper
Punk pop - punk rock, rock and roll, soul, musica disco anni 70, certa
elettronica - gran parte dei cantautori, certo hip hop, certo metal
grazie per aver riportato il succo del post di tonysuper, che non ho letto
in quanto, appunto, illeggibile

il post di tonysuper appare al lettore come un monolite di parole denso e
allungato

antoniuccio, scrivere su internet non è come scrivere su un libro o su un
diario

la lettura su monitor risulta il 60% più faticosa della lettura su carta

bisogna venire incontro al lettore

ci voglio frasi brevi, essenziali, chiare (preferibilmente senza
subordinate)

paragrafi corti, separati di almeno una linea

ogni paragrafo poi deve contenere non più di un'idea

se vuoi qualche dritta in proposito ti consiglio "scrivere per internet" di
luisa carrada

aggiungo: la divisione in generi è veramente ROTFLevole.
peccato sia anche delirante

ciao;-)
bak
Johnny Guitar
2003-12-20 20:01:43 UTC
Permalink
On Thu, 11 Dec 2003 15:55:48 +0100, "tonysuper"
Post by tonysuper
Prospetto dei generi musicali
(cut)
Post by tonysuper
in mezzo a questi qualche sfumatura... e molti aggiustamenti... ti dico non
penso siano più di una dozzina, magari al massimo 20... se il mio modello
non funziona ovviamente si piomba nel tot capita tot opiniones
sarebbe un bel guaio. Speriamo che funzioni.

JG

--
"Steve Rubell (proprietario dello "Studio 54", ndr) non sa niente dell’Europa -
crede ancora che il nome di Gianni Agnelli sia ‘Johnny Antonelli’, e lo chiama
sempre così. Una volta ha detto: “Johnny Antonelli è il vero proprietario della
Fiat - non tutti quei ragazzini Rattazzi”" (Andy Warhol, 1978).

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