Post by AlephFrancamente non ho mai avuto neanche lontanamente l'impressione di una
tendenza del Giolindo e dei CCCP all'ortodossia comunista.
al limite in Zamboni, formatosi in figc e tuttora coerentemente più
fedele alla linea. Ferretti è sempre stato un cane sciolto, con una
matrice cattolica ("cristiana", per meglio dire) recepita sin dalla
tenera infanzia alle volte decontestualizzata/parodiata ma mai
completamente rinnegata (vedi "libera me domine", la copertina di
"canzoni e preghiere..." etc.).
Post by AlephVi era un giocare con simboli e ideologie mischiando un po' le carte,
per cui con un po' di faciloneria la critica e il pubblico meno
"accorti" (diciamo coloro che si accontentano di buttare l'occhio senza
prestare orecchio e attenzione)subito correvano a scambiarli per
nostalgici filo-sovietici.
Un bel giochino punk, appunto (eddaì, dai Sex Pistols in poi quante
volte e in quante salse era già stato fatto?).
non per niente la prima incarnazione dei Cccp assunse la denominazione
di "Mitropank" ed i primi dischi uscirono sulla Attack Punk di Jumpy
(poi Helena) Velena che era un po' un McLaren de noantri (e che ritentò
in seguito il gioco coi Disciplinatha di "abbiamo pazientato pazientato
40 anni. ora basta!", stavolta sulla sponda politica opposta, per par
condicio).
Post by AlephIn realtà erano capaci di uno sguardo acutissimo e penetrante sulla
provincia emiliana (e di riflesso sulla Provincia, topos italiano per
antonomasia) fatta anche - e sottolineo l'anche - di un certo
immaginario comunista più o meno vetero.
meglio ancora: giocavano coi topoi per edificare un'utopia
(etimologicamente: il "bel luogo" o il "luogo che non c'è") dove
all'immaginario comunista alle soglie del mito (tipo Torre di Tatlin) si
sposavano le suggestioni mediorentali mediate dai soggiorni a Kreuzberg,
l'urgenza del punk, l'Emilia sospesa tra richiami ancestrali e lo
straniamento sino alla perdita dell'identità ("provincia di gente
squartata"), il Barthes rimasticato e sputazzato in "Mi ami?", Amanda
Lear a braccetto con Mauro Pagani, il lissio, le esperienze di Ferretti
nelle strutture psichiatriche, la sigletta di Carosello... un
sincretismo che trova analogie in ambito pop forse solo in certi Laibach.