Discussione:
Lambchop e altri ascolti
(troppo vecchio per rispondere)
Jake Lamotta
2012-12-17 15:58:26 UTC
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Lambchop, Mr. M
Il loro disco più bello da Is a Woman, senza dubbio.
Merito anche di una produzione meno conforme allo standard della ditta, ma
non meno affascinante (bellissime le chitarre acustiche, presenza meno
soffocante degli archi). Anche le composizioni dicono tutte qualcosa (almeno
nella versione da 11 tracce), anche e soprattutto nei momenti strumentali.
Davvero, a non conoscere i dischi precedenti ci sarebbe da gridare al
capolavoro. Dedicato al vecchio Vic Chesnutt.

Calexico, Algiers
Lo stesso non dicasi, purtroppo per i californiani. Ci voleva un guizzo, è
mancato. Ma da un po' i loro dischi che preferisco sono quelli di suoni
piuttosto che di canzoni, ultimo dei quali Toolbox.

Mark Knopfler, Privateering
uno dice Knopfler nel 2012 e pensa subito: compitino. Invece la cosa non è
da bollare così frettolosamente. A parte l'eleganza che a qualcuno parrà
semplice maniera, c'è un universo sonoro - chitarristico, ma non solo - che
parte dalla ballata country o dal blues 12bars e si sviluppa coerentemente
in un affresco più complesso e interessante. Non stupisce che si sia
prestato, in questi ultimi anni, alla produzione di dischi altrui.

Bill Fay, Life is people
Uno dei (pochissimi) dischi di cui si è già parlato in questo luogo ormai
semideserto. In termini entusastici, e a ragione. Molto bello, sincero, a
suo modo solare (di un sole magari al crepuscolo, ma tant'è): ascoltare The
Healing Day per credere.

Paul Buchanan, Mid Air
Altro disco della madonna, sicuramente notturno del precedente ma con cui
condivide una certa "trasparenza". Scrittura potente di paesaggi armonici
elementari eppure vibranti. Piano e voce (quasi esclusivamente), senza
sbavature e senza noia. Suggerirei, per quanto eretico, un accostamento al
Roger Waters sofferente di Final Cut...
I_AM_I
2012-12-17 18:09:55 UTC
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Post by Jake Lamotta
Paul Buchanan, Mid Air
Altro disco della madonna, sicuramente notturno del precedente ma con
cui condivide una certa "trasparenza". Scrittura potente di paesaggi
armonici elementari eppure vibranti. Piano e voce (quasi
esclusivamente), senza sbavature e senza noia. Suggerirei, per quanto
eretico, un accostamento al Roger Waters sofferente di Final Cut...
Lurkavo, e ti ringrazio. Lo sto ascoltando ora per la prima volta ed è
davvero notevole. Capisco perché si pensi a Waters, tra l'altro.

G.
--
<<Spinoza saw that if a falling stone could reason, it would think
“I want to fall at the rate of thirty-two feet per second per second”>>
(P. K. Dick)
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