Post by DJredooPost by Hansssoprattutto le ho tolto l'imbarazzo di dovermi linkare quanto le avevo
chiesto... :-)
http://www.musewiki.org/MuseWiki
.c'è un 'passo' specifico in cui si sostiene che, 'verosimilmente', un
paio di dischetti siano stati direttamente influenzati per intero dagli U2
(Absolution e Black Holes and Revelations).
forse perchè conoscono solo gli u2.. :-)
Post by DJredooOra, diciamo che non sono esattamente un fan dei Muse
precisazione inutile... era chiarissimo dall'approssimazione delle
affermazioni... :-)
e linkarti 'LA'
Post by DJredoocanzone che è esattamente uguale a Staring At The Sun
ma non erano i primi 5 dischi che dovevo riascoltarmi? Staring at the
sun è di un paio di lustri dopo, mi pare...
(o a chi per essa)
Post by DJredoorichiederebbe uno 'studio' di tutta la faccenda di cui faccio volentieri a
meno.
quindi è una somiglianza talmente evidente che serve uno "studio" per
citarne un esempio... studio che lei non ha mai fatto, ma è sicurissimo
delle proprie affermazioni... ok!
Post by DJredooMa come hai già sottolineato, non si tratta tanto di 'prove-provate'
quanto di 'orecchio'. E lì c'è poco da fare (trovami la canzone di
Capossela identica ad una di Waits/Conte, va) :)
a che scopo? per convincerti delle tue stesse convinzioni? Io la parola
x uguale a y non l'ho mai usata, neppure la parola plagio e x copia (in
buona sostanza) y. Io ho parlato di somiglianze... se poi vogliamo
proprio spostarci nello specifico waits-capossela... quella su conte era
solo una battuta (con tanto di faccetta che ride), per il semplice fatto
che del primo Capossela questo si scriveva, che somigliava a Conte. La
svolta "waitsiana" avviene dopo qualche disco (a memoria ti direi "il
ballo di san vito", che dev'essere tipo il quarto disco o qualcosa del
genere). E non è che si parla di semplici assonanze, ma di direzione
musicale intrapesa (vale a dire intenti, strumentazioni, recupero di
sonorità, struttura dei brani, testi, collaborazioni con musicisti,
suoni di produzioni e tutto ciò che incide in un processo creativo).
Fermo restando che se provi a confrontare Fatalità con Innocent when you
dream o In the colosseum con Al colosseo (e non solo per il titolo)
credo che le somiglianze siano maggiori che fra Origin of simmetry e
qualsiasi disco degli U2. Ma soprattutto fra Muse e U2 è la direzione
musicale intrapesa che è totalmente diversa. Se proprio vogliamo
liquidare i Muse con una semplificazione, sono più figli del gusto per
il classicismo e il sinfonismo dei primi anni '70 che altro. Al
contrario gli U2 hanno chiari (e da loro stessi ammessi) riferimenti
proprio dell'ondata punk e bla bla bla che si colloca in totale rottura
col suono a cui i Muse si rifanno. Poi, siccome la musica non è
monolite, e visto che da allora sono passati quasi 40 anni, nel
frullatore c'è finito un po' tutto, anche gli U2 e, in misura a mio
avviso maggiore, i Radiohead.
Post by DJredooPost by HanssBizzarro vero che parli di Buckley e non di Bono?
beh, non lo biasimo per questo: la scelta (l'outing) è andata a parare la
dove fa un pò meno male (Buckley c'ha il fisique largamente più credibile
di quello di Bono. Usare Bono come modello di riferimento è veramente da
sfigato:)
a parte che si dice coming out e non outing, ma... boh... a me pare più
da sfigato confrontarsi con Buckley che non con Bono, a meno di non
partire da un pressuposto di "fighettismo indie", della serie "se questo
lo ascoltano in pochi è meglio di quello che ascoltano tutti"... ammesso
che poi nel 2011 siano davvero pochi quelli che conoscono Jeff
Buckley... comunque a ognuno le sue "sfighe"... :-)
Post by DJredooCurioso semmai che citi soprattutto Nina Simone, guardacaso l'anello
(dichiarato) in comune tra Bono-Buckley..
ecco... continuare ad aggiungere elementi alla discussione è un'ottima
strategia per allontanarsi dall'argomento di partenza...:-) comunque sì.
Nina Simone credo abbia influenzato entrambi...
--
Sono convinto, Lucas, che ogni essere umano è nato per scrivere un
libro, e per nient'altro. Un libro geniale o un libro mediocre, non
importa, ma colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha
fatto altro che passare sulla terra senza lasciare traccia. (Agota
Kristof - Trilogia dellla città di K.) RIP