Discussione:
Musica misura di tutte le cose
(troppo vecchio per rispondere)
Marcello M.
2010-09-26 12:35:34 UTC
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Io scrivevo qui dentro tempo fa. Ero... sono... un amico dello Stanzani.
Ogni tanto saltava fuori una discussione che nelle sue parti interessanti mi
appassionava e che vorrei riproporre in seguito a un'esperienza capitatami
ultimamente.

Sto effettuando un ciclo di interviste a ragazzi ormai "in età da marito".
Sì, insomma, non mi veniva da scrivere "in età per trovare una moglie". Sto
incontrando neolaureati psicologi, camerieri, insegnanti, negozianti,
insomma, una fauna compositissima: se c'è un elemento che li accomuna è il
fatto di declinare una differenza oserei dire antropologica, esistenziale,
che prende le mosse a partire dalla musica che ascoltano. Si ritrovano a
sottolineare due cose, essenzialmente:

1 che nella loro città, Bergamo, la misura della decadenza è data dal fatto
che vi siano pochissimi spazi per fare musica dal vivo, che si organizzano
concerti con artisti seri a ogni morte di papa e che il resto dell'anno il
massimo che si possono beccare sono "Ramazzotti o la Pausini";
2 un elemento importante di giudizio sulle persone che si trovano via via di
fronte, è la musica che ascoltano. Chi si ferma alla musica da classifica,
in generale è ritenuto un individuo che fatica ad andare oltre la minestra
che gli viene cucinata dal comparto industrial-culturale del "sistema", chi
invece sa chi sono gli Oneida e ha nell'ipod la collezione completa dei loro
lavori è uno che dimostra indipendenza intellettuale e capacità di andare
oltre le apparenze

Questa cosa non è percepita solamente da chi ha una band e che magari aspira
ad entrare nel novero delle cose ascoltate dai propri concittadini, ma vale
anche per quelli che sono "solamente" fruitori di musica. Alla base di
tutto, dunque, c'è una specie di "ausculto ergo sum" - sorry, ma non ho idea
di come si dica ascoltare in latino.

La musica per tanti giovani che hanno come valore la cura e la coltivazione
di una dimensione impegnata, introspettiva, intellettuale nelle proprie
vite, viene considerata quasi come la regina di tutte le arti e la misura
di - se non tutte - moltissime cose.

Se non è troppo pallosa mi piacerebbe veder nascere una discussione
incrociata e multidisciplinare su quest'argomento - da qui il crosspost.
Personalmente, da musicista che però non fa il musicista per guadagnare il
proprio pane, ho sempre pensato che la musica fosse un'arte che si collega
più alla pancia delle persone piuttosto che al loro intelletto, perché ha
tantissimo a che fare con l'emozione e con quell'aspetto della fruizione
artistica che non prende le mosse dal valore e dalla profondità del
contenuto inteso come "messaggio" (se il cielo in una stanza fosse "mi viene
il mal de panza", all'orecchio di un ascoltatore non italiano sarebbe uguale
e ugualmente bella).
Se dunque devo giudicare una persona e la sua apertura nei confronti del
reale, la serietà della sua ricerca intellettiva e culturale, quasi quasi mi
vien più da guardare alla sua libreria o alla sua collezione di dvd che non
alla sua collezione di album musicali. Anche perché quando diciamo musica e
diciamo locali che mancano in città per fare musica, poi si intende quasi
sempre un ambito particolare della musica leggera contemporanea, ma conosco
pochi ascoltatori a tutto tondo anche tra gli amici più preparati: insomma,
magari uno conosce l'ultimo dei gruppi indipendenti inglesi, ma la sua
conoscenza di musica classica, o jazz, o folkloristica locale, è ridotta al
lumicino.

Le generalizzazioni non mi piacciono, ma da sempre si cerca di capire quali
siano le peculiarità delle varie arti e quali siano i loro limiti. Così, per
amor di generalità mi vien da dire che se sono alla ricerca di risposte alle
domande fondamentali, le trovo più nella letteratura e nella filosofia
piuttosto che nella musica, se cerco delle storie - fedeli o un po' meno
fedeli al reale - che sappiano illustrare, scavare e quant'altro nelle
situazioni e nelle motivazioni personali o di gruppo che spingono ad agire
mi rivolgo al cinema o alla letteratura... la musica ha una sua grandissima
dignità e un suo grandissimo valore estetico, compone la colonna sonora
delle nostre vite, poco o niente ci emoziona o ci trascina come il giro di
accordi azzeccato di una canzone. Ma secondo voi che oggi guardiamo a una
rockstar per avere un'illuminazione nelle nostre vite, una denuncia sociale,
una risposta, e non a un'opera filosofica o letteraria o (...), è esso
stesso sintomo del decadimento contemporaneo che un po' in tutti gli aspetti
della vita siam tanto solerti nel denunciare?
Il Bagatto rovesciato (They suffer least who suffer what they chose)
2010-09-26 14:34:29 UTC
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Post by Marcello M.
anche per quelli che sono "solamente" fruitori di musica. Alla base di
tutto, dunque, c'è una specie di "ausculto ergo sum"
Questo non è in contraddizione, ma in piena consonanza con quello che dici
Post by Marcello M.
ho sempre pensato che la musica fosse un'arte che si collega più alla
pancia delle persone piuttosto che al loro intelletto
Nel senso che l'identificazione tra persona e gusto musicale è questione
molto più di pancia che di intelletto. D'altronde, qualsiasi bisogno di
identificazione (auto-identificazione e identificazione del nemico), anche
quella intellettuale, nasce dalla pancia. Basta prendere l'esempio delle
desolanti scelte di appartenenza politica che abbiamo sotto gli occhi in
Italia, per farcene una ragione. È chiaro che il gusto - anche musicale - di
una persona ricada anche nella sfera intellettiva, ma i motivi del
pregiudizio raramente sono di natura finemente analitica. (Questo
soprattutto nella musica popolare, leggera o rock che sia, ma non solo). Se
molti credono che apprezzare una musica esteriormente più complessa, meno
lineare, sia sinonimo di maggiori doti intellettuali o di un gusto più
raffinato, è anche perché hanno un approccio del tutto "di pancia" alla
presunta complessità che ascoltano. Molte volte, le argomentazioni di chi
pasteggia a Oneida e Anthony Braxton anziché a Dire Straits - e viceversa -
sono mere articolazioni verbali delle loro preferenze di ascolto, senza
grandi dimostrazioni musicologiche (un fenomeno, tra l'altro, che non mi
pare limitato solo ai lidi del rock'n'roll, ma che forse si può riscontrare
anche in certa critica letteraria censoriamente soggettivistica)...

A margine: l'identificazione persona/gusto musicale aveva senz'altro più
senso quando il gusto musicale era qualcosa di costruito col tempo e con una
costanza di ascolti "coerenti" che oggi pare più ardua. Oggi suona anche più
ridicola perché anacronistica.
Post by Marcello M.
tantissimo a che fare con l'emozione e con quell'aspetto della fruizione
artistica che non prende le mosse dal valore e dalla profondità del
contenuto inteso come "messaggio" (se il cielo in una stanza fosse "mi
viene il mal de panza", all'orecchio di un ascoltatore non italiano
sarebbe uguale e ugualmente bella).
Ma anche all'orecchio di un ascoltatore italiano, eh... il contenuto non è
limitato al testo cantato. Anche una frase melodica è contenuto. Anche
l'incastro di ua frase melodica in un letto armonico è/può essere messaggio.
Non so tu, ma io mi auspico che l'ascoltatore italiano perda questo legame
con la parola pseudo-poetica delle canzoni. Non se ne può più di
tardo-adolescenti che se la menano a "voce dei ggiovani disadattati" e/o che
giocano all'ironico gioco della citazione colta vicino alla citazione bassa
(la peste bubbonica colga i Baustelle e i loro simili, e che lo spettro di
Zolla gli si insinui vindice in tutti i peggiori incubi, e che il «mucchio
di coglioni [che li tiene in palmo di mano] sparirà» - ecco, ho appena dato
espressione a un disprezzo "di pancia").
.
Post by Marcello M.
Se dunque devo giudicare una persona e la sua apertura nei confronti del
reale, la serietà della sua ricerca intellettiva e culturale, quasi quasi
mi vien più da guardare alla sua libreria o alla sua collezione di dvd che
non alla sua collezione di album musicali.
Beh... anche qua... non è il possesso di libri e DVD o l'aver letto e
visto - chessò - tutto Proust e il tardo Bergman a fare di un Colombano
Brambilla o di una Mariarca Cannavacciuolo degli intellettuali. È come ci si
forma degli strumenti discorsivi per parlarne / analizzarli / criticarli.
Che è una cosa che pure ha bisogno di tempo per focalizzarsi. Il tempo
spesso va sprecato a vantarsi di ascolti e visioni con gli amici al bar,
anziché a farsi domande sul modo giussto per approcciare quei feticci
posseduti. Parlo anche per me, ovvio.
Post by Marcello M.
sempre un ambito particolare della musica leggera contemporanea, ma
Questo, però, grazie alla facilità di accesso a roba costosa o introvabile
consentita dal P2P o dai blog dedicati, è un fenomeno in regresso. A me pare
di vedere sempre più persone che, almeno a parole, vogliono superare il
proprio orticello "rock e pop" e si mettono a scaricare il free jazz
storico, Arvo Part o i dischi edlla famigerata lista di Nurse With Wound.
Certo, non passano di punto in bianco alla polifonia vocale fiamminga, di
regola, anche perché Blow Up non ne ha ancora parlato <g>, però in apparenza
c'è un tutto tondo più abbozzato che in passato, per dir così.
Post by Marcello M.
siano le peculiarità delle varie arti e quali siano i loro limiti. Così,
per amor di generalità mi vien da dire che se sono alla ricerca di
risposte alle domande fondamentali, le trovo più nella letteratura e nella
filosofia piuttosto che nella musica
Cercare risposte a domande fondamentali nella filosofia e nella letteratura,
se sono letteratura e filosofia degne di questo nome, è insensato quanto
cercarle nel rock'n'roll :)

Anyway, non credo che la ricerca di risposte a domande fondamentali
(qualunuqe cosa tu intenda con questo) abbia granché a che fare con
l'identificazione persona/ascolti musicali, nel modo in cui ne hai parlato a
inizio post.
Post by Marcello M.
Ma secondo voi che oggi guardiamo a una rockstar per avere
un'illuminazione nelle nostre vite, una denuncia sociale, una risposta, e
non a un'opera filosofica o letteraria o (...), è esso stesso sintomo del
decadimento contemporaneo che un po' in tutti gli aspetti della vita siam
tanto solerti nel denunciare?
A dire il vero, io non ce lo vedo tutto sto "pubblico rock" desideroso di
illuminazione sulle domande ultime e di denuncia sociale. Un fan degli U2
non fa primavera, non più di un "grillino" (ecco, quel Grillo magari, sì,
riesce ancora a tirarsi dietro qualche entusiasta)
Gianluca.
2010-09-26 16:21:11 UTC
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sei palloso
Giacomo Lanterna
2010-09-26 16:56:00 UTC
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Post by Marcello M.
accordi azzeccato di una canzone. Ma secondo voi che oggi guardiamo a una
rockstar per avere un'illuminazione nelle nostre vite, una denuncia sociale,
una risposta, e non a un'opera filosofica o letteraria o (...), è esso
stesso sintomo del decadimento contemporaneo che un po' in tutti gli aspetti
della vita siam tanto solerti nel denunciare?
i bag your pardon.

chi cerca un'illuminazione, una denuncia eccetera guardando una
rockstar, ma anche un politico, o cristo (quest'ultimo nel migliore dei
casi e non scherzo), e' un perdente. uno sfigato. uno smidollato.

hai presente i senza coglioni che stanno fuori dai bar coi beveroni e il
cui massimo della vita e' dare un voto da uno a dieci ai culi che
passano per la strada. ecco. una ventina di gradini ancora piu' sotto.

questo e' sempre stato cosi'. a partire dalle puttanelle fan dei duran
duran e baglioni agli sfiga di merda che vestiti con le borchie
ascoltavano i saxon senza capire una sola parola di quel gergo da
ubriacone inglese.

quindi non e' questione di decadenza. e' questione di sfigati viziati
rotti nel culo con troppo tempo libero impiegato a farsi seghe mentali
invece robe utili, come per esempio arare campi o erigere muri di mattoni.
punkinaro
2010-09-26 18:58:46 UTC
Permalink
Post by Giacomo Lanterna
Post by Marcello M.
accordi azzeccato di una canzone. Ma secondo voi che oggi guardiamo a una
rockstar per avere un'illuminazione nelle nostre vite, una denuncia sociale,
una risposta, e non a un'opera filosofica o letteraria o (...), è esso
stesso sintomo del decadimento contemporaneo che un po' in tutti gli aspetti
della vita siam tanto solerti nel denunciare?
i bag your pardon.
la famosa brown grocery bag di cui parlavo nell`altro thread
Giacomo Lanterna
2010-09-26 19:35:22 UTC
Permalink
Post by Giacomo Lanterna
Post by Marcello M.
accordi azzeccato di una canzone. Ma secondo voi che oggi guardiamo a una
rockstar per avere un'illuminazione nelle nostre vite, una denuncia sociale,
una risposta, e non a un'opera filosofica o letteraria o (...), è esso
stesso sintomo del decadimento contemporaneo che un po' in tutti gli aspetti
della vita siam tanto solerti nel denunciare?
i bag your pardon.
l[]
popinga
2010-09-26 22:31:00 UTC
Permalink
Post by Giacomo Lanterna
i bag your pardon.
ROTFL

Gionata's broken english
SAP
2010-09-27 15:53:10 UTC
Permalink
Post by popinga
Gionata's broken english
Ahahahahaha, se non era per te manco lo notavo: i BAG ahahahahahaha.

Mi sono cappotato
--
Giocare col mondo, facendolo a pezzi...
Bambini che il sole, ha ridotto gia'... vecchi.
silvia verdi
2010-09-30 16:34:34 UTC
Permalink
Post by SAP
Post by popinga
Gionata's broken english
Ahahahahaha, se non era per te manco lo notavo: i BAG ahahahahahaha.
Mi sono cappotato
gia', mi sono cappppoTato anche io.
अश्वमित्रः
2010-10-03 01:09:28 UTC
Permalink
Post by popinga
Post by Giacomo Lanterna
i bag your pardon.
ROTFL
Gionata's broken english
As she is spoke.

daniele.g (alias giglio robbo' d'acciaio)
2010-09-26 16:07:11 UTC
Permalink
"ausculto ergo sum" - sorry, ma non ho idea di come si dica ascoltare
in latino
"Audere" credo. Di conseguenza "audeo".
--
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MM
2010-09-26 18:59:19 UTC
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On Sun, 26 Sep 2010 14:35:34 +0200, "Marcello M."
Post by Marcello M.
Io scrivevo qui dentro tempo fa. Ero... sono... un amico dello Stanzani.
E' ancora vivo?
Post by Marcello M.
stracut
Sicuro che lo scopo del post fosse quello di porgere domande? Perche'
generalmente se voglio porre domande io lo faccio in due righe. Se
imperverso per un quarto d'ora di solito significa che voglio tenere
lezione.

MM
Andreas Brehme
2010-09-26 20:13:23 UTC
Permalink
Post by MM
Sicuro che lo scopo del post fosse quello di porgere domande?
Sì.
Post by MM
Perche'
generalmente se voglio porre domande io lo faccio in due righe.
Fossi passato qui e avessi chiesto, in crosspost e senza intro, se pensavate
che la musica avesse i titoli per fregiarsi di arte regina, sarebbe sembrata
una trollata.
lifestoogood
2010-09-26 20:57:32 UTC
Permalink
Post by MM
On Sun, 26 Sep 2010 14:35:34 +0200, "Marcello M."
Post by Marcello M.
Io scrivevo qui dentro tempo fa. Ero... sono... un amico dello Stanzani.
E' ancora vivo?
Ha postato qualcosa stamattina.
MM
2010-09-26 21:26:27 UTC
Permalink
Post by lifestoogood
Post by MM
On Sun, 26 Sep 2010 14:35:34 +0200, "Marcello M."
Post by Marcello M.
Io scrivevo qui dentro tempo fa. Ero... sono... un amico dello Stanzani.
E' ancora vivo?
Ha postato qualcosa stamattina.
Su altri ng immagino. A cosa si dedica ora?

MM
Px
2010-09-26 22:31:17 UTC
Permalink
Post by MM
Post by lifestoogood
Post by MM
On Sun, 26 Sep 2010 14:35:34 +0200, "Marcello M."
Post by Marcello M.
Io scrivevo qui dentro tempo fa. Ero... sono... un amico dello Stanzani.
E' ancora vivo?
Ha postato qualcosa stamattina.
Su altri ng immagino. A cosa si dedica ora?
qui. è memristor

--
And your mom would drink until she was no longer speaking
And dad would dream of all the different ways to die
Each one a little more than he could dare to try
MM
2010-09-26 23:22:39 UTC
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Post by Px
qui. è memristor
Ah, non sapevo. Beh, almeno e' ancora in circolazione.

MM
thisDeadBoy
2010-09-27 10:28:03 UTC
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Post by Marcello M.
(...), è esso stesso sintomo del
decadimento contemporaneo che un
po' in tutti gli aspetti della
vita siam tanto solerti nel
denunciare?
Si
--
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Px
2010-09-27 18:37:44 UTC
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On Sun, 26 Sep 2010 14:35:34 +0200, "Marcello M."
Post by Marcello M.
Se dunque devo giudicare una persona e la sua apertura nei confronti del
reale, la serietà della sua ricerca intellettiva e culturale, quasi quasi mi
vien più da guardare alla sua libreria o alla sua collezione di dvd che non
alla sua collezione di album musicali.
Volendo affrontare il tema generalizzando, che è l'unico modo
possibile, la mia impressione è che l'errore di fondo sia prendere in
esame le singole discipline come separate a comparti stagni.
La realtà empirica ci dice che spesso chi ascolta certa musica è la
stessa persona che vede certi film, che legge certi libri e che ha
certe preferenze filosofico-politiche.
Il tuo quesito acquista senso nei casi limite, tipo se uno è un
illuminato pensatore marxista e ascolta i tokio hotel :D
Post by Marcello M.
Anche perché quando diciamo musica e
diciamo locali che mancano in città per fare musica, poi si intende quasi
sempre un ambito particolare della musica leggera contemporanea, ma conosco
pochi ascoltatori a tutto tondo anche tra gli amici più preparati: insomma,
magari uno conosce l'ultimo dei gruppi indipendenti inglesi, ma la sua
conoscenza di musica classica, o jazz, o folkloristica locale, è ridotta al
lumicino.
anch'io diffido di quelli che si immergono a capofitto in uno o pochi
generi/periodi musicali perché sono convinto che la conoscenza
umanistica debba essere il più orizzontale possibile. certo, il
rischio è di sapere poco di tutto, ma se l'obiettivo è quello di farsi
un'idea dell'apertura mentale di un individuo, dò più credito a quello
che spazia.
Post by Marcello M.
Le generalizzazioni non mi piacciono, ma da sempre si cerca di capire quali
siano le peculiarità delle varie arti e quali siano i loro limiti. Così, per
amor di generalità mi vien da dire che se sono alla ricerca di risposte alle
domande fondamentali, le trovo più nella letteratura e nella filosofia
piuttosto che nella musica,
questo è ovvio.
Post by Marcello M.
Ma secondo voi che oggi guardiamo a una
rockstar per avere un'illuminazione nelle nostre vite, una denuncia sociale,
una risposta, e non a un'opera filosofica o letteraria o (...), è esso
stesso sintomo del decadimento contemporaneo che un po' in tutti gli aspetti
della vita siam tanto solerti nel denunciare?
qui mi sembri cadere nel semplicistico, anche perché nessuno parlava
di rockstar in senso mediatico.

--
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DJredoo
2010-09-28 06:55:14 UTC
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ma se l'obiettivo è quello di farsi
Post by Px
un'idea dell'apertura mentale di un individuo, dò più credito a quello
che spazia.
ehm, tu non spazi, Piz :)
Circoscrivi e scegli con piglio 'fanatico' (più che 'appassionato') ciò
che, aprioristicamente e pregiudizialmente, s'avvicina (fatalmente) alle
tue corde.
Se l'obiettivo è quello di farsi un'idea dell'apertura mentale di un
individuo (e, in questo senso, si è tutti un pò 'chiusi') guardo alla sua
capacità di valutare (valorizzare) quello-che-ha piuttosto che
sottolineare quello-che-manca.
--
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Px
2010-09-28 10:56:50 UTC
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Post by DJredoo
Circoscrivi e scegli con piglio 'fanatico' (più che 'appassionato') ciò
che, aprioristicamente e pregiudizialmente, s'avvicina (fatalmente) alle
tue corde.
Mi sai che ti sei fatto un'idea sbagliata, ma se vuoi portare qualche prova
o esempio concreto, siamo tutt'orecchi :)
Post by DJredoo
Se l'obiettivo è quello di farsi un'idea dell'apertura mentale di un
individuo (e, in questo senso, si è tutti un pò 'chiusi') guardo alla sua
capacità di valutare (valorizzare) quello-che-ha piuttosto che
sottolineare quello-che-manca.
Non ti si capisce... la sua (di lui) capacità di sottolineare quello che gli
(a lui) manca?
Sapere cosa ti manca e dargli importanza è una buona cosa, non trovi?
Riguardo al valorizzare ciò che si ha, accade anche troppo spesso e troppo
intensamente, ma questo è fanatismo, quindi ti sei confuso o spiegato male
:)
DJredoo
2010-09-28 15:17:06 UTC
Permalink
Post by Px
Post by DJredoo
Circoscrivi e scegli con piglio 'fanatico' (più che 'appassionato') ciò
che, aprioristicamente e pregiudizialmente, s'avvicina (fatalmente) alle
tue corde.
Mi sai che ti sei fatto un'idea sbagliata, ma se vuoi portare qualche prova
o esempio concreto, siamo tutt'orecchi :)
l'esempio sei tu nella tua essenza/assenza iamrica (c'è da perdercisi, con
gli esempi :).
Oh, non era una cosa 'brutta e cattiva' (forse 'suona' brutta e cattiva)
quella detta sopra eh (ed è vestibile - chi più, chi meno - un pò da
tutti).
Post by Px
Post by DJredoo
Se l'obiettivo è quello di farsi un'idea dell'apertura mentale di un
individuo (e, in questo senso, si è tutti un pò 'chiusi') guardo alla sua
capacità di valutare (valorizzare) quello-che-ha piuttosto che
sottolineare quello-che-manca.
Non ti si capisce... la sua (di lui) capacità di sottolineare quello che gli
(a lui) manca?
ovvio: lui (mi pare chiarisssimo :).
Post by Px
Sapere cosa ti manca e dargli importanza è una buona cosa, non trovi?
buonissima cosa ma io ne ho detta un'altra.
La 'mia' idea di 'apertura mentale' presume anche una certa capacità alla
'adattabilità' [leggi banalmente: capacità di vedere il 'bicchiere mezzo
pieno'. In ambito allargato (ma che sicuramente attiene all'apertura
mentale di qualsivoglia individuo) potrebbe essere la visione/capacità
'artistica' che sopperisce la carenza 'tecnica'].
Quello che volevo dire (brevemente) è che per farmi un'idea dell'apertura
mentale di un individuo tento (anche e soprattutto) di valutare le sue (di
lui) capacità alla 'adattabilità' (adattabilità allo spazio, al pensiero,
etc).
Post by Px
Riguardo al valorizzare ciò che si ha, accade anche troppo spesso e troppo
intensamente, ma questo è fanatismo, quindi ti sei confuso o spiegato male
:)
ehm, no Piz, forse confondi preservare/conservare con valorizzare :)
--
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Px
2010-09-28 17:04:16 UTC
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Post by DJredoo
l'esempio sei tu nella tua essenza/assenza iamrica (c'è da perdercisi, con
gli esempi :).
Oh, non era una cosa 'brutta e cattiva' (forse 'suona' brutta e cattiva)
quella detta sopra eh (ed è vestibile - chi più, chi meno - un pò da
tutti).
sul serio, mi piacerebbe capire, e per capire è necessario un punto di
riferimento, quindi mi devi fare un esempio "tipo piz" e uno "tipo
non-piz".
Da quello che scrivi dopo, nella sua vaga comprensibilità, mi sembra
che tu faccia leva su alcune specifiche considerazioni tipo che quel
disco non m'è piaciuto (ed era il tuo pupillo) o che mi tengo lontano
dal metal.
Ma il punto è un altro, se uno apprezza b&s, miles davis e skullflower
(toh), o mark hollis, autechre e flying luttenbacher ecc. ecc., copre
un range di suoni talmente ampio che non saprei come definirlo chiuso
o "fanatico" di qualcosa. :)



--
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karamazov
2010-09-28 17:22:04 UTC
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Post by Px
Ma il punto è un altro, se uno apprezza b&s, miles davis e skullflower
(toh), o mark hollis, autechre e flying luttenbacher ecc. ecc., copre
un range di suoni talmente ampio che non saprei come definirlo chiuso
o "fanatico" di qualcosa. :)
di questo tizio, se non altro, posso dirti la data di nascita
(mese & giorno compresi).
:-)
Px
2010-09-29 08:35:38 UTC
Permalink
Post by karamazov
Post by Px
Ma il punto è un altro, se uno apprezza b&s, miles davis e skullflower
(toh), o mark hollis, autechre e flying luttenbacher ecc. ecc., copre
un range di suoni talmente ampio che non saprei come definirlo chiuso
o "fanatico" di qualcosa. :)
di questo tizio, se non altro, posso dirti la data di nascita
(mese & giorno compresi).
:-)
benvenuto su iamr, allora :)
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